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NUOVA BARBIE AMBIENTALISTA ?

 La Mattel è un’azienda di giocattoli statunitense, la principale produttrice delle Barbie, che noi ricordiamo in quanto nel 2011 Greenpeace la contestò. 

Greenpeace spiega al «Washington Post» e ad altri giornali di aver preso di mira la Mattel perché tra i suoi fornitori c’era Asia Pulp and Paper, che acquistava polpa di cellulosa ricavata dal legname proveniente dalle foreste pluviali indonesiane, area minacciata dalla deforestazione e inseribile tra le aree protette. 

Infatti, questo polmone verde ospita un gran numero di specie minacciate dall’estinzione, dalle tigri agli oranghi, e tutte queste potrebbero veder accelerata la loro estinzione a causa di un semplice imballaggio di cartone.

La protesta si svolse nel quartier generale della Mattel a El Segundo, in California.

Della manifestazione divenne memorabile sia la frase di un’attivista vestita da Barbie, la quale, alla guida di un bulldozer rosa, affermò «Dite che mi lasceranno parcheggiare al centro commerciale?»; sia le gesta di un attivista il quale ,durante la protesta, si arrampicò sul tetto della Mattel e mostrò uno striscione con la faccia rabbuiata di Ken che diceva: «Barbie, è finita. Non esco con ragazze che hanno a che fare con la deforestazione».

Questa azienda non venne presa di mira da Greenpeace sia perché era una delle principali artefici della deforestazione, sia perché il consumo quotidiano della carta da parte della Mattel è minimo, sia infine perché, attaccando il colosso dei giocattoli, era sicuro di attirare l'attenzione dei media.

La protesta si è poi spostata su Internet, dove, attraverso Facebook, si poteva aderire alla campagna anti-deforestazione. Ecco il video realizzato per dare il via alla protesta:

 

Oggi la Mattel sostiene una politica più sostenibile, atteggiamento tipico delle  aziende colpite da una campagna ben studiata contro di loro.

L'obiettivo della Mattel sarà sia quello di eliminare l’uso di fibre di legno che provengono da “fonti poco chiare”, quindi da possibili aziende associate alla deforestazione dalle associazioni ambientaliste, sia quello di utilizzare carta riciclabile, per impacchettare Barbie e Ken.

Mattel ha recentemente presentato un piano per arrivare a commercializzare prodotti interamente a zero emissioni, entro il 2030, con la roadmap “Matchbox’s Driving Towards a Better Future“. L’obiettivo della multinazionale è quello di essere pioniera di giocattoli a impatto zero: intende, infatti, produrre giocattoli riciclabili, quindi composti, per il 56%, da materiali vegetali; le plastiche utilizzate (circa il 26%), saranno circolari, certificate International Sustainability & Carbon Certification (sistema di certificazione della sostenibilità applicabile a livello globale).

Sulle confezioni saranno inoltre fornite le indicazioni per il riciclaggio di ogni singolo componente.

Un’ applicazione di questa nuova politica sostenibile della Mattel è evidente nella linea Barbie Loves the Ocean, dove le bambole e le confezioni, in cui vengono inserite, sono prodotte con il 90% di plastiche riciclate, riciclabili o di origine naturale. Inoltre, la novità del prodotto è collegata a una campagna che vuole educare i bambini all’importanza della sostenibilità e a stimolare l’attenzione sulla natura e sulla sua salvaguardia anche nei più piccoli.

Per questo è stato creato un nuovo episodio di Barbie Vlogger, che è una serie online, dove ‘Barbie Racconta Come Aiutare il Nostro Pianeta’.

In questo episodio del Vlog viene insegnato ai piccoli fan l’importanza di prendersi cura del pianeta e mostra l’impatto che i cambiamenti delle abitudini quotidiane possono avere.

Ecco l’episodio del vlog di Barbie incentrato sulla sostenibilità!

                                                                                  Di Alessia Prascina 



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