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ANIDRIDE CARBONICA:AMICA O NEMICA?

 

Anidride carbonica (CO2): si presenta a temperatura ambiente come un gas incolore, più pesante dell’aria, di odore leggermente pungente allo stato puro e di sapore acidulo; è tra i gas ad effetto serra che maggiormente contribuiscono al riscaldamento del pianeta. Tali gas presenti nell’atmosfera terrestre catturano il calore del sole impedendogli di ritornare nello spazio. Molti di essi sono presenti in natura, ma l’attività dell’uomo ne aumenta le concentrazioni nell’atmosfera, la CO2 è responsabile del 63% del riscaldamento globale. L’attuale temperatura media mondiale è più alta di 0,85ºC rispetto ai livelli della fine del 19° secolo. Ciascuno degli ultimi tre decenni è stato più caldo dei precedenti decenni, da quando sono iniziate le prime rilevazioni nel 1850.I più grandi esperti di clima a livello mondiale ritengono che le attività dell’uomo siano quasi certamente la causa principale dell’aumento delle temperature osservato dalla metà del 20° secolo. I cambiamenti climatici interessano tutte le regioni del mondo e possono avere gravi conseguenze non solo per l’ambiente, ma anche un impatto sulla salute e sulle infrastrutture locali. Le associazioni ambientaliste stanno manifestando per chiedere agli organi di governo di attuare dei piani per salvaguardare l’ambiente, in particolar modo gli ambientalisti più radicali di ultima generazione stanno protestando per le strade e per i musei per cercare di salvare la situazione che, a detta loro ci avviciniamo sempre più alla fine del mondo. Nel suo libro Shallenberger afferma ciò: ‘Con ciò non voglio affatto suggerire che il cambiamento climatico e l’aumento delle emissioni di carbonio non comportino dei rischi, al contrario. Dobbiamo però comprendere che non tutti gli effetti saranno negativi per l’ambiente naturale e la società umane’. Questa frase è esemplificativa per comprendere il suo modo di essere un ambientalista. Infatti tra il 1981 e il 2016 circa il 40/ del pianeta ha visto un inverdimento, ovvero una maggiore crescita di foresta e altra biomassa. Tra le cause annoverate di questo fenomeno vi è una maggiore quantità di anidride carbonica nell’atmosfera. Si è scoperto infatti che le piante crescono più rapidamente in presenza di concentrazioni elevate di anidride carbonica.

Attualmente gli scienziati stanno elaborando una soluzione per la presenza della CO2, ovvero la cattura dell’anidride carbonica dall’aria . La tecnologia è spesso citata come alleato strategico nel contenimento dell’aumento della temperatura globale entro i 2 °C fissato con l’Accordo di Parigi del 2015. In Italia se ne parla poco, eppure personaggi e aziende noti a livello mondiale sono solidi finanziatori, Bill Gates e Chevron solo per citarne alcuni.L’impianto pilota si trova nel comune di Squamish, in Canada, ed è frutto di dieci anni di ricerche. Il processo di cattura è suddiviso in più fasi. L’aria viene attirata in una struttura molto grande, simile a una torre di raffreddamento industriale, da un grosso ventilatore. Qui scorre sopra superfici sottili di plastica sulle quali è presente una soluzione di idrossido di potassio. Questa soluzione atossica si lega chimicamente alle molecole di CO2, rimuovendole dall’aria e intrappolandole in una soluzione liquida, simile a un sale di carbonato. La CO2 contenuta in questa soluzione viene poi sottoposta a una serie di processi chimici per incrementarne la concentrazione, purificarla e comprimerla. Alla fine è rilasciata sotto forma gassosa.

Di seguito un breve video dove spiega il riciclaggio della CO2.




A parer mio, é giusto che si cerchi una soluzione per far fronte al problema  dell’ inquinamento, ma bisogna cercare di farlo senza diffondere il terrore e informandosi  tramite fonti autorevoli 

                                                                                                                       Di Rachele Gattuso 


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