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IL PESO DEL LEGNO NELL'INQUINAMENTO

 

Da centinaia di anni gli uomini abbandonano la legna per passare ai combustibili fossili. Su scala mondiale ,se nel 1859 la legna forniva quasi tutta l ‘energia primaria, nel 1920 era il 50% e oggi solo il 7 %. Quando si smette di usare la legna praterie e boschi ricrescono e si ripopolano di fauna, di conseguenza tra il Settecento e l’ Ottocento i combustibili fossili hanno avuto un ruolo chiave nel preservare i boschi degli Stati Uniti e dell‘Europa.Bruciare carbone non è in generale una cosa buona ma in base alla maggior parte dei parametri umani e ambientali è migliore rispetto alla legna, inoltre presentano notevoli vantaggi ambientali ed economici perché sono più abbondanti e hanno una maggiore densità energetica.

E’ questo il tema centrale, la densità energetica, intesa come la quantità di energia per unità di volume o massa. La ricerca di una densità energetica sempre maggiore è alla base di tutte le transizioni energetiche avvenute nella storia, e quella a cui stiamo assistendo oggi non rappresenta un’eccezione.Il Gas infatti, spiega l’autore, ha permesso agli Stati Uniti non solo di assicurarsi una forma di energia con un’alta densità energetica, ma anche di abbassare vistosamente le proprie emissioni. Ma per arrivare a questo risultato, c’è bisogno di dare vita a un dibattito privo di ideologia sul tema dell’energia e dell’ambiente, che ammetta, ad esempio, l’energia nucleare e il gas naturale come fonti di energia imprescindibili per la diversificazione energetica. C’è bisogno di velocità ma c’è anche bisogno di pragmatismo. Perché l’apocalisse può attendere, il progresso no. 
                                                                                                                                          Di Oriana Savatteri 



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